Editoriale

I porti

Quando si naviga lungo gli 8.000 Km di coste italiane si gode della meraviglia e delle sensazioni magiche della propria crociera, ma quando cala la sera e si deve trovare un posto sicuro e riparato dove ormeggiare la propria imbarcazione

Secondo le ultime stime, la flotta da diporto italiana è di circa 850.000 unità, contro i 130.000 posti barca disponibili.

Lassociazione ITALIA NAVIGANDO , controllata da SVILUPPO ITALIA, si propone di promuovere e realizzare una rete di porti turistici dotati di infrastrutture e servizi, in grado di soddisfare l'utenza, accogliendo in modo appropriato imbarcazioni di medie e grandi dimensioni.
Il buon funzionamento di una rete di porti lungo le nostre coste, è indispensabile per lo sviluppo del turismo nautico italiano e, che richiami anche unutenza europea.
E quindi importante creare le opportunità di ormeggi appropriati, attrezzati anche per i megayacht, con tutte le strutture e i servizi del caso.
Il progetto di una struttura portuale deve comunque essere avviato tenendo conto della morfologia della zona costiera interessata, rispettando gli equilibri tra le esigenze tecnico-economiche e, di tutela paesaggistica, ambientale.

Di recente stanno anche nascendo , per le piccole barche , strutture denominate PORTI A SECCO, dove è possibile , con appositi scivoli di alaggio attrezzati, parcheggiare la propria piccola imbarcazione fuori dallacqua.

I porti sono amministrati e gestiti da un direttore , generalmente proveniente dalla Marina Militare o dal settore delle Capitanerie di Porto. Oltre ad organizzare e gestire la struttura , facendo rispettare le norme di comportamento e di sicurezza , il direttore del porto , deve garantire anche il buon funzionamento dei servizi offerti , come le colonnine che erogano acqua potabile e corrente elettrica sui pontili , la raccolta dei rifiuti , larea riservata alle docce calde e alle toilette , i rifornimenti di carburante , gli scivoli e le gru di alaggio , ecc. ecc.

Parlando di ormeggi e di porti, è importante consultare i PORTOLANI, pubblicazioni che contengono le cartografie con tutte le indicazioni tecniche della marina in questione e, lelenco di tutti i servizi offerti dalla struttura.

Alcune definizioni:

  • MARINA: struttura artificiale o naturale (che sfrutta le caratteristiche naturali della costa), utilizzate per lormeggio di imbarcazioni e, dotate dei servizi attinenti alla diportistica.
  • PORTO COMMERCIALE: struttura ben protetta da dighe esterne, destinato al traffico commerciale; in zone separate possono attraccare unità da diporto in una struttura attrezzata di tutti i servizi attinenti.
  • PORTO CANALE: struttura realizzata su un canale navigabile comunicante con il mare e, dotata di approdi su moli e pontili, fornita di tutti i servizi della diportistica.

Nel porto sentiamo parlare di:

BANCHINA: opera interna del porto destinata, insieme con i pontili, all'attracco delle imbarcazioni. La banchina normalmente delimita il perimetro interno del bacino portuale.

CANALE D'ACCESSO AL PORTO: canale esterno al porto, eventualmente escavato, con fondali congruenti con il pescaggio massimo delle imbarcazioni ivi ormeggiate. Si considera limmersione dellimbarcazione più grande, aumentata di un parametro relativo allaltezza donda che si puo presentare in corrispondenza dellimboccatura.

IMBOCCATURA DEL PORTO: sezione di ingresso allo specchio acqueo protetto. La sua larghezza non è mai inferiore ai 30 mt. Generalmente si considera circa 5 volte la larghezza dellimbarcazione più grande ormeggiata, (per doppio senso di circolazione).

CANALI DI MANOVRA: canali interni al porto che consentono il movimento delle imbarcazioni e il loro accesso ai rispettivi posti barca ; minimo 1,7 volte la lunghezza del posto barca più grande.

CERCHIO D'EVOLUZIONE: spazio interno al bacino portuale destinato alle manovre d'inversione di marcia o variazione di rotta delle imbarcazioni .

SPECCHIO ACQUEO: superficie di bacino protetto, comprendente posti barca, canali e spazi di manovra, cerchi di evoluzione, zone particolari riservate al rifornimento di combustibili, all'ormeggio di mezzi di soccorso e di sorveglianza, alle imbarcazioni dedicate alla pesca, ecc.

FINGER O CAT-WAY: piccolo pontile di ormeggio posto trasversalmente al pontile, e quindi parallelamente all'imbarcazione ormeggiata, il cui scopo è quello di facilitarne l'ormeggio e l'accessibilità.

PONTILE: struttura interna al porto, fissa o galleggiante, destinata, insieme con le banchine, all'accosto o all'ormeggio delle imbarcazioni .

POSTO BARCA: porzione dello specchio acqueo, adiacente ad una banchina o ad un pontile, destinata all'ormeggio di una imbarcazione.

TRAPPA O PENDINO: sistema di ormeggio delle imbarcazioni costituito da una catena posta sul fondale, e fissata a corpi morti, alla quale vengono assicurati i cavi (non galleggianti) per l'ormeggio delle imbarcazioni.

GAVITELLO: struttura galleggiante fissa, ancorata al fondo, destinata allattracco di una sola imbarcazione.

CATENARIA: serie di gavitelli collegati da una catena.

BITTA: struttura di forma generalmente cilindrica, usata per fissare le cime dormeggio.

AMMORTIZZATORI DI ORMEGGIO: è una struttura composta da molle , applicata alle cime e catene di ormeggio che, assecondando il moto ondoso e le maree , evitano strappi violenti alle bitte e alla barca ormeggiata.

PARABORDI: elementi in materiale plastico antiurto , di forma generalmente cilindrica, posizionati lungo le fiancate di una imbarcazione ormeggiata, allo scopo di proteggerla dalle collisioni con la banchina , o con le barche adiacenti.

L.M.M: livello medio marino locale.

PESCAGGIO O PROFONDITA: profondità dellacqua del bacino portuale; si considera limmersione della carena della barca più grossa, aumentata dal fattore delle maree.

OPERE ESTERNE DI DIFESA: puo essere una struttura naturale o artificiale; in questo caso potrebbe essere una gettata di massi, con una eventuale sovrastruttura di calcestruzzo.

Schema di un porto

 

PREPARIAMOCI ALL'INGRESSO DEL PORTO PER L'ORMEGGIO

Prima di imboccare il canale che porta allingresso del porto, è consigliabile aver consultato il portolano, per conoscere profondità, informazioni sui tipi di attracco , e tutti i dati tecnici del caso.
E opportuno annunciare il nostro ingresso agli addetti del porto, via radio vhf ; ogni porto ha il suo canale di lavoro, indicato anche sul portolano, (frequentemente il canale 9).
Ricordiamoci di disporre lungo le fiancate della barca i PARABORDI, e di preparare le CIME di ormeggio , ben fissate alle bitte della imbarcazione.
Disinserire il pilota automatico e tenere accesi e controllati gli strumenti e lECOSCANDAGLIO per la misura del fondale.
Una volta imboccato il canale di accesso al porto, ricordarsi che le UNITA IN USCITA HANNO LA PRECEDENZA. Dobbiamo rimanere a distanza da eventuali traghetti o navi a manovrabilità limitata.
Procedendo a motore , le PRECEDENZE DEVONO ESSERE DATE A CHI SOPRAGGIUNGE ALLA NOSTRA DESTRA. Bisogna rispettare il limite di velocità segnalato allinterno del porto (solitamente 3 nodi max.)
E importante conoscere il raggio di accostata della barca e la minima velocità con cui si riesce a manovrare.
Una volta ormeggiata la barca , è dovere dello skipper notificare i dati dellimbarcazione e dellequipaggio, presso la sede dellautorità portuale, indicando il luogo di provenienza, la durata della sosta e la destinazione prossima. In un porto privato è necessario pagare la sosta e rispettare le norme di comportamento e sicurezza imposte dal codice della struttura portuale.

QUALCHE INDICAZIONE RELATIVA ALLORMEGGIO

ORMEGGIO CLASSICO, TRAPPA SU CATENARIA: questo sistema prevede una catena disposta sul fondo e parallela alla banchina di ormeggio, da cui dipartono altri spezzoni di catena denominati TRAPPE.
Una volta che la barca si accosta di poppa o di prua , si fissano le cime a terra da un lato, mentre dallaltro si mette in tensione la trappa. Fare in modo che limbarcazione resti discosta dalla banchina.


ORMEGGIO CON ANCORA PROPRIA SU BANCHINA LIBERA: consiste nellutilizzare lancora come punto fisso, tale da permettere allimbarcazione di mantenersi discostata dalla banchina, mentre le cime fissate alle bitte a terra , assicurano la barca dallaltro lato.


ORMEGGIO ALLINGLESE: si tratta di ormeggiare la barca accostando alla banchina la fiancata della imbarcazione, come la sequenza illustrata in figura:


ATTRACCO SUI FINGERS: i FINGERS sono dei piccoli pontili, perpendicolari a quello principale. Questo sistema , agevola le manovre di ormeggio, offrendo il vantaggio di essere privo di catenaria. Inoltre è possibile accedere allimbarcazione lateralmente , senza avere a che fare con la PASSERELLA di poppa.
La figura mostra la sequenza di avvicinamento di poppa.


Avvolgimento semplice della cima di ormeggio alla bitta della banchina